Italia : Giorgia Meloni condanna con forza la GPA


Articolo della Fraternità San Pio X







Giorgia Meloni



In occasione dell’incontro: “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”, tenutosi a Roma, Piazza di Pietra, presso la Camera di Commercio, il 12 aprile 2024; la Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, ha condannato senza riserve la Gestazione Per Altri (GPA) ed ha fatto sapere che una legge, più severa, verrà presto discussa in Parlamento.


La questione demografica

Per prima cosa occorre ricordare che l’Italia ha uno dei più bassi tassi di natalità in Europa, valutato in 1,25 bambini per donna (2021), preceduta dalla Spagna con un tasso di natalità di 1,19 e da Malta, che è scesa a 1,13 bambini per donna.

La Presidente del Consiglio ha esordito affermando che questa questione «costituisce una priorità assoluta» per il Governo, ed ha aggiunto di ritenere: «Che sia giunto il momento di avere un Governo molto coraggioso per dedicarsi alla demografia e alla natalità come sfide prioritarie» e che sia urgente invertire la tendenza drammatica del tasso di natalità.

In seguito ha attaccato le ideologie deliranti: «Per decenni la cultura dominante ha detto che mettere al mondo un bambino sarebbe stata una scelta probabilmente incompatibile con molte altre; (...) una scelta che forse è preferibile non fare. (...) Di recente è stato addirittura suggerito che mettere al mondo un figlio sia un atto contro l’ambiente».
E’ per questo, ha spiegato Giorgia Meloni, che il suo Governo ha voluto porre la questione demografica «al centro della nostra attività». Ed ha aggiunto che è per questo che «per la prima volta nella storia d’Italia un ministero porta il nome della natalità [Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità]»


La schiavitù del GPA

La Presidente del Consiglio alza un segnale contro lo spirito woke e femminista: «In questa società, il fatto stesso di parlare di padre e madre può sembrare talvolta un atto rivoluzionario». E prosegue: «In quest’epoca in cui si arriva fino a negare che occorra un uomo e una donna per mettere al mondo un bambino, quando si parla di padre e di madre c’è la tendenza a sembrare molto arretrati».  

E, aggiunge, «quando ci si scontra con l’evidenza, si pensa di risolvere il problema magari alimentando un mercato transnazionale che sfrutta i corpi delle donne povere, che trasforma i bambini in merce, spacciandolo per un atto d’amore o per un gesto di libertà».

Denunciando così la GPA.

Ma «le cose irragionevoli non diventato ragionevoli con la ripetizione, e nessuno può convincermi che sia un atto di libertà affittare il proprio utero; nessuno può convincermi che sia un atto d’amore considerare i bambini come un prodotto sul banco di un supermercato».

Giorgia Meloni centra il punto: «Non è un atto d’amore trasformare il legittimo desiderio di avere un figlio in un diritto garantito con tutti mezzi possibili. Per questo io continuo a considerare l’utero in affitto come una pratica inumana e sostengo la proposta di legge che vuole renderla un crimine universale, cioè punibile in Italia anche se viene commesso all’estero».

Giorgia Meloni conclude precisando che «una proposta di legge sull’argomento è in corso di discussione nel nostro Parlamento e io spero che possa essere approvata il più rapidamente possibile».
Questo è in linea con l’appello di Casablanca che ha chiesto nel marzo 2023 l’abolizione universale del GPA.

Giorgia Meloni ha ricordato infine che nessuna «nazione europea ha raggiunto il “tasso di sostituzione”» e che «dal punto di vista del Governo italiano, una delle grandi rivoluzioni che l’Europa di domani dovrà garantire è proprio quella di raccogliere la sfida demografica con forza, determinazione e con strumenti concreti».

Affermazione di buon senso, sfortunatamente poco condivisa.







 
aprile 2024
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